Recenti attività della CEDS

6 giugno 2012

Due importanti appuntamenti hanno segnato la fine di maggio per la Comunità Ellenica dello Stretto (CEDS).

1.- Crisi a confronto: Grecia – Magna Grecia realtà e problematiche

Il 30 maggio, presso l’aula magna del liceo classico “F. Maurolico”, un incontro-dibattito su “Crisi della Grecia e della Magna Grecia” ha coinvolto numerosi membri della Comunità, cittadini messinesi e filelleni.

L’incontro è stato organizzato dall’Unione cattolica imprenditori e dirigenti (UCID), dalla Comunità ellenica e dall’Università di Messina.

I saluti sono stati porti dal dott. Mario Bonarrigo, presidente dell’UCID, e da Carmelo Micalizzi, presidente della Comunità ellenica.

Gli interventi programmati sono stati molto interessanti e ricchi di notizie e di spunti.

Il dott. Bruno Traclò, greco di Calabria, ha illustrato la situazione greca in modo originale, sottolineando le positività dell’economia greca e rovesciando i luoghi comuni che spesso inquinano l’informazione e offrono un quadro deformato e parziale.

Poi il prof. Daniele Macris, segretario della CEDS, ha ripercorso la storia greca contemporanea, sottolineando  i momenti più importanti e difficili della nazione.

Infine il prof. Michele Limosani (Università di Messina) ha proposto un’esauriente analisi comparativa degli indicatori economici e sociali di Grecia e Italia meridionale, molto simili.

L’Italia meridionale, con le sue criticità, però, è inserita nello Stato italiano e non corre gli stessi rischi della Grecia, perché è legata all’Italia centro-settentrionale, ben più ricca e florida.

Sono intervenuti di seguito padre Alessio, parroco ortodosso di Messina, il dott. Aliferopulos, direttore della farmacia del Policlinico di Messina, papàs Antonio Cucinotta, prete greco-cattolico di Messina, il dott. Pippo Previti, presidente del Consiglio comunale di Messina, padre Sergio Siracusano, responsabile diocesano della pastorale sociale.

In sala il prof. Michele Colonna, filelleno, il dott. Giuseppe Carbone, vicepresidente della CEDS, la dott.ssa Olga Nassis, la dott.ssa Nikolakopulu, la dott.ssa Katerinaki, il dott. Spathìs, il prof. D’Urso,  il dott. Mestusis , il dott. Anselmo Greco, filelleno, il dott. Genovese, segretario della CISL, il dott. Frazzica e molti altri.

 2.- L’identità nazionale neoellenica in Europa

Giorno 31 maggio, alle ore 16, 30, nell’aula “Cannizzaro” dell’Università di Messina, si è tenuto un interessante seminario sull’identità neogreca, organizzato insieme col prestigioso istituto “Salvemini”, rappresentato dalla presidentessa, prof.ssa Michela D’Angelo, dal direttore, prof. Santi Fedele e dal prof. Antonio Baglio.

La Comunità Ellenica è stata rappresentata dal dott. Carmelo Micalizzi, che ha dato i saluti agli illustri studiosi che hanno arricchito la serata con i loro interventi: il prof. Paschalis Kitromilidis, studioso di scienze politiche di fama mondiale, docente ad Harvard e ad Atene, la moglie, prof.ssa Maria Konstantudaki, docente di Storia dell’Arte presso l’Università di Atene, il prof. Filippo Cucinotta, docente presso l’Istituto Teologico di Palermo,  il dott. Andrea Noto, dell’Università di Messina, il dott. Andrea Gimbo (Università Roma Tre).

Il prof. Kitromilidis ha spaziato da par suo sui diversi criteri di definizione identitaria, esaminando quelli più comuni e controversi e pervenendo ad originali proposte. La sua analisi ha destato l’ammirazione dell’uditorio e i più vivi ringraziamenti da parte della prof.ssa D’Angelo, che ha auspicato una collaborazione tra l’istituto “Salvemini” e l’Istituto di ricerche neoelleniche, presieduto da Kitromilidis.

Il prof. Filippo Cucinotta ha fornito un interessante spaccato della teologia ortodossa contemporanea, evidenziandone i legami con la realtà storico-politica e toccando il tema dei greco-cattolici.

La prof. ssa Konstantudaki ha presentato l’opera del grande iconografo Michele Damaskinòs, che operò a Messina dal 1569 al 1573, su commissione del mercante Girolamo Romano, con due giovani di bottega. Un’importante committenza, che mette Messina quasi sullo stesso livello di Venezia, dove il pittore soggiornò dieci anni. Il tema si lega strettamente a quello più generale delle icone della chiesa di S. Nicola dei Greci e delle altre chiese greche di Messina. A Messina c’erano almeno tre icone principali di Damaskinòs, oggi esposte ad Atene. E riferimenti dotti e circostanziati sono stati fatti alla coeva pittura veneta e all’altro grande pittore cretese del tempo, Domenico Theotokopulos, in arte “El Greco”.

Il dott. Noto ha delineato a larghe ed affascinanti linee la storia della comunità greca di Messina nel XIX secolo, evidenziandone il profondo inserimento nella vita cittadina. A questo proposito la prof.ssa D’Angelo ha ricordato il ruolo della famiglia Mauromati.

Il dott. Gimbo ha riferito sull’interessante e inedito tema di Ippolito Nievo filelleno, con dovizia di citazioni e di particolari.

Il prof. Macris ha tirato le fila delle relazioni e ha concluso con alcune informazioni.

In data 22 maggio il Consiglio Archeologico Centrale di Atene ha approvato definitivamente la mostra delle icone di S. Nicola, che sarà inaugurata a fine settembre a Messina e poi passerà a gennaio a Palermo, dove si concluderà a marzo 2013. Ormai il catalogo è in stampa e dai contributi annunziati si ha ragione di ritenere che molti saranno i passi in avanti nella conoscenza della storia moderna di Messina.

Il 4 agosto, nell’ambito delle ormai tradizionali manifestazioni per i preparativi della battaglia di Lepanto, che videro Messina indiscussa protagonista, nella villetta accanto alla statua del Nettuno verrà installato un tempietto votivo, laddove si trovava la chiesa di S. Nicola dei Greci fino al 1908, dono alla città da parte del dott. Panajotis Kuridis, farmacista di Salonicco, ex studente di Farmacia a Messina negli anni 1972-76. Il tempietto, in architettura bizantina, sarà corredato da una didascalia trilingue.

Inoltre la Comunità ellenica a breve sposterà la sua sede sul viale S. Martino, dove verranno organizzati, a partire da ottobre, corsi di lingua, ballo e musica greca.

Un’ ulteriore iniziativa riguarderà la ridenominazione di una via del centro, nei pressi della Prefettura, con l’antico nome di “Strada dei Greci”, in uso fino al 1908.